Parco Comunale di via Fiume
Il parco comunale di via Fiume intitolato a Efisio Marcis è la zona verde della città che negli anni ha favorito incontri culturali e folkloristici durante eventi e manifestazioni ma che attualmente, durante tutto il periodo dell’anno, favorisce e promuove il crescente bisogno di socializzazione e promozione delle reti sociali, con particolare attenzione ai giovani, alle famiglie con bambini e agli anziani.
Proprio per far fronte a tali bisogni nei suoi 5000 metri quadrati si trovano un’area giochi correlata di una giostra, un dondolo, due altalene e due scivoli e un’area ristoro, oltre a numerose panchine poste sotto gli alberi per favorire il relax e il contatto con la natura. L’area è arricchita da due fontanelle in ghisa e da due rastrelliere per biciclette. Tra le specie arboree costituenti l’area verde del parco troviamo la macchia tipica mediterranea con presenza di specie tipiche del territorio come il Carrubo, l’Eucalipto, il Corbezzolo e il Mirto. Non mancano i fiori che donano colore all’intera area tra i quali troviamo le rose e i gelsomini.
All’entrata dell’area verde è posta una targa a memoria dell’illustre concittadino a cui è dedicato, Efisio Antonio Luigi Marcis (nato a Sestu il 14 Gennaio 1832 e morto il 2 maggio 1911) soldato pluridecorato del risorgimento italiano. Nato da Bonaventura Marcis e Tecla Pisu il 4 gennaio 1832, a seguito dell’estensione alla Sardegna della leva militare obbligatoria, avvenuta nel 1851, Efisio che fino ad allora era servo massaio, venne arruolato il 16 novembre 1853 ed incorporato nel 9° reggimento fanteria il 5 febbraio 1854.
Partecipò alla spedizione di Crimea combattendo contro i russi e meritandosi la nomina a soldato di Prima Classe. Per questa partecipazione il nel 1856 ricevette la medaglia inglese offerta dalla regina d’Inghilterra alle truppe che presero parte alla campagna degli anni 1856-56 in Crimea.
Congedato il 4 novembre 1858, venne richiamato alle armi nell’aprile del 1859 e partecipò alla battaglia di Palestro del 30 e 31 maggio 1859. Il 19 giugno 1859, il Segretario Generale del Ministero della Guerra per determinazione di S.M. il Re, attestava che “il Soldato del 9° reggimento fanteria Marcis Efisio, per essersi comportato con sommo coraggio e sangue freddo durante l’intero combattimento di Palestro il 31 maggio 1859 è stato dichiarato meritevole di menzione onorevole”. A questo riconoscimento si aggiungeva la medaglia commemorativa francese per detta campagna e fu autorizzato a fregiarsene per determinazione sovrana del 1 aprile 1860.
Collocato nuovamente in congedo il 13 gennaio 1860, venne richiamato alle armi il 16 aprile successivo. Destinato il 9 reggimento fanteria, alla campagna delle Marche ed alla liberazione dell’Italia meridionale, si mise in evidenza ancora una volta per l’ardimento e il coraggio, guadagnandosi, con altri 16 commilitoni sardi, la medaglia d’argento al valore militare e un premio di cento lire annue. Tornato a Sestu, dopo essere stato definitivamente congedato nel 1864 si dedicò con amore al lavoro dei campi ed alla famiglia, assai prosperosa.
Morì il 2 maggio 1911.
Il 31 marzo 1932, il figlio Raimondo donò a San Giorgio martire, patrono di Sestu, le medaglie che furono conferite, sui campi di battaglia per l’indipendenza italiana, al defunto genitore.